Silvy86 –  Giochi d'una volta

questa è una parte di "Mu cunta me nannu" - lavoro realizzato dalla mia classe nel 1996                   

 

     .........    pagina in fase di allestimento

 

 

.... Si iucava accussi’

(... Si giocava cosi’)

 

“ U travu longu “

Si giocava con tre o piu’ persone. Il primo si abbassava col busto, appoggiandosi con le mani alle ginocchia, e il secondo lo saltava a gambe aperte e si andava a sistemare piu’ avanti nella stessa posizione. Cosi’ il terzo e via via gli altri.

Mentre si saltava, ad una ad una, si pronunciavano le seguenti frasi (chi ne dimenticava una, pagava pegno) :

A ‘nnomu ri Diu

e di Maria

tri .. su li Santi

quaquaraqua’

cinturinu

sei ... ‘n piattu ‘i lumei

setti ...fimmini schetti

ottu ... pani cottu

novi ... scappi novi

reci ... musumeci

unnici ... ‘n saccu di pulici

durici ... manziornu

tririci ... a passiata

quattoddici ... a culazzata

chinnici ... calcio ‘n culu

passa u cunigghiu e ci lassa u ‘bbrigghiu

passa u cavaddu e ci lassa u raddu

alta muntagna ....

 

 

 

 

“ A vacca .. scinni e ‘ncravacca “

Si giocava in due squadre formate da tre o piu’ giocatori.

Si faceva “la tocca” e chi perdeva “appuzzava”.

I componenti della squadra perdente si sistemavano con il busto giu’ appoggiandosi il primo ad un muro e gli altri addosso a chi  stava davanti. I componenti dell’altra squadra a questo punto, ad uno ad uno saltavano in groppa agli altri, restando a cavalcioni su di essi. A questo punto, ogni tanto chi stava sopra diceva agli altri:

“chi dici a vacca?”.

Se questi erano stanchi si rispondeva: “scinni e ‘ncravacca” e si riprendeva alla stessa maniera. Senno’ si rimaneva in questa posizione per un determinato tempo, dopo il quale, chi stava sotto risultava vincente. In tal caso si invertivano i ruoli.