- I QUARTIERI STORICI E I
TOPONIMI DI LENTINI
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- SAN
GIULIANU
- (San
Giuliano)
- Via
Bricinna
-
- Il
toponimo, molto antico, indica il quartiere alle falde del colle Tirone
dove era visibile sino a qualche anno fa un gruppo di case ricavate dentro
delle grotte che facevano capo alla chiesa di San Giuliano, una grotta
legata nella tradizione alla storia dei santi Alfio, Filadelfo e Cirino.
L’ipogeo era probabilmente una tomba della Lentini pregreca, che durante
l’eta’ moderna divenne l’abside di una chiesa costruita davanti alla
grotta. Durante il terremoto del 1693 crollo’ la parte muraria e
successivamente la chiesa fu ricostruita ma ridotta nelle dimensioni.
Secondo la tradizione, l’area su cui in seguito venne costruita la
chiesa era una importante zona cimiteriale in cui erano sepolti numerosi
martiri lentinesi. La chiesa dedicata a San Giuliano lo Spedaliere,
protettore dei viandanti e degli albergatori, era fino al secondo
dopoguerra aperta dalle donne del quartiere che ne curavano il decoro.
Nell’altare ligneo che occupava la parete frontale era una tela
raffigurante la Vergine e in due nicchie ai lati dell’altare, c’erano
due bauletti con borchie, contenenti ossa umane, probabilmente reliquie.
La chiesa, chiusa normalmente al culto, veniva aperta in occasione della
festa di S.Giuliano, che veniva solennizzata con la celebrazione della
S.Messa. durante i festeggiamenti in onore del Corpus Domini della
parrocchia di San Luca, la chiesa era una delle tappe della processione.
In tale occasione, la facciata della grotta di S.Giuliano veniva addobbata
con fiori e luminarie e le vie di accesso, festosamente adornate con
“nzareddi” (strisce di carta legate a un filo e appese ai muri). Al
culmine della visita venivano sparate salve di mortaretti che salutavano
fragorosamente la processione.
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- Notizie tratte da "i luoghi
della memoria" di Cirino Gula e Franco Valenti - Ediprint - SR
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