Quartieri di Lentini

Il quartiere intorno all'attuale piazza Guido Rossa veniva una volta chiamato con il nome di "Cacciri". Infatti, nell'area dove oggi è la piazza, una volta c'era il carcere mandamentale di Lentini, costruito agli inizi di questo secolo. Prima della costruzione di questo edificio, a Lentini, chiunque avesse problemi con la giustizia, veniva rinchiuso al piano terra del Palazzo di città, nella attuale sede dei messi comunali. Non a caso tutt'oggi le finestre di questi locali recano delle sbarre che ricordano tale funzione. Legato al carcere sito nell'edificio comunale è il ricordo della leggendaria figura di "Tagghiera" che taglieggiava (da qui il soprannome) i benestanti dell'epoca. La cosa strana era che Tagghiera, pur stando in carcere, continuava a svolgere la sua attività. Egli, infatti, usufruendo della complicità delle guardie e del delegato (di questi si è perso il nome) la sera usciva dalla galera per compiere le sue malefatte, dando in cambio i 3/4 del bottino alle autorità preposte alla sua custodia. Quando il malcapitato taglieggiato sosteneva, a buon diritto, di essere stato vittima di Tagghiera, questi usciva indenne perché tutti giuravano, con in testa il delegato, che ù "delinquente", essendo in carcere, non poteva aver compiuto alcun misfatto. Dopo la costruzione di un apposito edificio, i malviventi furono ivi rinchiusi e i locali del comune adibiti ad altri usi. Agli inizi degli anni settanta, venuta meno la funzione del carcere, l'edificio fu abbattuto e al suo posto realizzato un giardino pubblico.