Lo spazio sociale quotidiano
L'istituto Aletta
La nascita dell'antico Conservatorio delle Donzelle Orfane viene fatto risalire al 1275, ma l'epoca non può essere suffragata da documentazioni in quanto, si crede, siano andati dispersi e distrutti fra le rovine dei terremoti. L'Istituto venne istituito in uno stabilimento laico nell'antico rione orfanotrofio, oggi Piazza Raffaello, ed ebbe sempre vita propria grazie alla costante opera dei grandi patrioti lentinesi, sempre spinti nel far del bene. I cittadini sin dai primi tempi di vita dell'Istituto, come negli anni a seguire, non tralasciarono mai il loro amore per la giusta causa delle figlie del popolo, colpite dalla sventura di essere prive di caldi affetti dei genitori e sposarono compatti e con il massimo interesse lo scopo filantropico e benefico dell'orfanotrofio riconosciuto dalle autorità statali successivamente all'unificazione del Regno d'Italia. Nel 1953 con Decreto del Presidente della Regione Siciliana venne approvato lo statuto che modificava soltanto la denominazione in Conservatorio delle Donzelle Orfane "ALETTA" e dal 1968 divenne Istituto Educativo Assistenziale Femminile "ALETTA". Anticamente l'istituto manteneva a piazza franca, come ricovero diurno e notturno, n. 8 donzelle più la Superiora, la supplente ed una portinaia per il servizio esterno, tutte del Comune di Lentini, orfane di padre e povere. Venivano accettate anche donzelle orfane da altri Comuni purché mantenute a pensione da parenti, benefattori o propri congiunti, pagando una somma mensile anticipata di un'onza per il mantenimento delle donzelle ammesse e per spese, quali l'acquisto di oggetti d scrittoio, libri per lo studio ed altro. Le donzelle non potevano essere ammesse prima dell'età di otto anni e restavano fino all'età di 18 anni, salvo casi particolari. Si impartivano lezioni di scuola comunale, di cucito, di fatiche donnesche, di aritmetica, grammatica, di geografia oltre al saper leggere e scrivere giusto il programma. Venivano iscritte nelle scuole comunali e le suore addette prodigavano alle ricoverate lezioni di doposcuola e religione. Per le orfane a piazza franca l'Istituto provvedeva a tutte le spese di mantenimento e durante la permanenza specie dopo che fu elevata dai 18 ai 21 anni l'amministrazione procurava il collocamento matrimoniale con persone oneste e probe, conferendo ad ogni donzella una dote in armonia del proprio Bilancio. Se raggiunta l'età di 21 anni, senza che l'amministrazione avesse potuto collocarle onestamente, in questo caso non avevano diritto a restare nel Conservatorio e l'amministrazione era sciolta della concessione dotale. Di tutto questo nella nostra epoca rimane soltanto l'amore con cui vengono curate, allevate ed istruite le minori ospiti, le cui rette vengono pagate dai Comuni di provenienza, ed in alcuni casi mantenute gratuitamente a ricovero dall' Ordine delle Suore Carmelitane di S. Teresa del Bambini Gesù, che gestiscono in convenzione l'Ente. Alla data odierna sono ospitati 16 bambine e due bambini. Le suore sono sei.
Suor Maria Giovanna Puglisi
Madre Superiora
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