Descrizione: La ruta (ruta graveolens L.) appartiene alla famiglie delle rutacee. E' una pianta perenne, cespugliosa, che ogni anno si accresce sul fusto legnoso, di nuovi rami erbacei. E' alta anche 1 mt. ed e' riconoscibile per il particolare colore verde azzurrino e per l'intenso odore caratteristico. Il nome latino "graveolens" significa appunto che ha un odore forte. Le foglie, formate da 2-3 foglioline hanno, se guardate in trasparenza, dei punti translucidi, le ghiandole odorifere responsabili del tanto nauseante profumo. I fiori sono raggruppati in cima ai rami giallo-verdognolo, passano quasi inosservati. I frutti sono capsule oblunghe, ricoperte di ghiandole resinose, e contengono piccoli semi neri. La ruta e' originaria dell'Europa meridionale, arriva a settentrione fino alle alpi meridionali. Importante medicinale antico e di indubbia efficacia da usarsi secondo prescrizione medica, fu ampiamente usata nella medicina popolare, soprattutto in Cina e attualmente resta solo nella farmacopea svizzera. Per tradizione se ne fa largo uso terapeutico; fu anche inclusa da Mitridate come uno degli ingredienti più importanti nei rimedi contro i veleni. E' stata introdotta nella medicina omeopatica nel 1918. Per il suo caratteristico sapore, la ruta va usata con precauzione. recentemente ha perso molto importanza e il suo uso e' limitato alla aromatizzazione della grappa. La ruta forse per il suo particolare e penetrante aroma, ha sempre avuto una notevole presenza nelle leggende e tradizioni magiche. Le venivano attribuite qualità incredibili: proteggeva dal veleno dei serpenti, rompeva incantesimi che avevano ammutolito le persone, teneva lontano il contagio durante le pestilenze.
Dove si trova: La ruta, nel territorio lentinese e' conosciuta come "erba fitusa", capace di guarire 7 mali se usata a piccole dosi. Anticamente era una pianta molto ricercata e rispettata. la raccolta avveniva con un rito quasi magico: "iu vi salutu macchia da ruta - nun c'e' nuddu ca vi saluta - si qualcunu vi salutassi - setti mali c'ia stutassuru". Dopo la raccolta, come segno di riconoscimento, lasciavano delle fette di pane. Per dar posto all'agrumicoltura come tante preziosità botaniche del nostro territorio, la ruta e' quasi scomparsa. Alcuni esemplari si possono ammirare in zona "Scalpello", "Mercadante", "Castelluccio" e "Brucoli". Predilige terreni ben drenati calcarei a mezz'ombra, riparati dal sole.
Quando raccogliere: Le sommità si raccolgono appena prima della fioritura, in maggio - agosto, recidendo la pianta 20 cm circa sotto l'infiorescenza.
Utilizzi Curativi: La ruta e' una pianta aromatica nota soprattutto come aromatizzante di distillati alcolici, cui conferisce un particolare potere digestivo. Essa infatti stimola la secrezione gastrica, facili6ta la digestione, elimina la fermentazione, tutte proprietà che si estrinsecano a piccole dosi. Sempre a piccole dosi e' stata impiegata per facilitare la comparsa delle mestruazioni; a dosi elevate provoca contrazioni interne (per questo e' stata usata illegalmente come sostanza abortiva), gastroenteriti e gravi infiammazioni dell'apparato genito-urinario. La dose abortiva e' molto vicina a quella letale e pare dovuta, più che a un'azione specifica, alla gravissima intossicazione generale che essa provoca. Per questo la ruta non va assolutamente raccolta e impiegata per farne preparazioni salutari. D'altra parte la ruta e' una pianta che ha dato impulso alla terapia, poiché da essa e' stato isolato un particolare flavonoide, la rutina, che ha azione protettrice dei vasi capillari sanguigni, e ne controlla e previene la fragilità e le seguenti emorragie che possono derivare da alterazioni conseguenti, per esempio: ipotensioni, diabete mellito, edemi degli arti, varici. L'olio essenziale di ruta e' costituito da sostanze toniche che hanno prerogative antimicrobiche. Nella pianta sono anche presenti, sostanze responsabili di fenomeni di sensibilizzazione che si scatenano più facilmente quando il soggetto che viene a contatto si espone alla luce solare. Queste sostanze favoriscono l'abbronzatura, ma il loro uso non e' scevro da inconvenienti. La polpa e il succo della pianta possono risultare fortemente irritanti se applicati sulla pelle; la polpa si usava un tempo, a rischio di forti infiammazioni, per eliminare i porri. L'unico impiego domestico sicuro ed efficace e' quello di tenere qualche ramoscello di ruta fresca negli ambienti infestai da topi che non ne sopportano l'odore.
Alcuni Consigli: Conservazione: per la conservazione a scopo aromatizzante si raccolgono i germogli teneri e le singole foglie dalla primavera all'autunno, A scopo terapeutico, si recidono le sommita' fiorite, proprio nel momento della fioritura. Le sommita' fiorite, riunite in mazzi, si appendono ad essiccare all'ombra in luogo ventilato; si conservano in sacchetti di carta o tela. Per facilitare le mestruazioni: versare un cucchiaio di foglie in una tazzina di caffe' di acqua calda, coprire e lasciare in infusione per 5 minuti, filtrare, addolcire con miele e bern e2-3 tazzine al giorno. Ripetere quando se ne ha bisogno. Cura antireumatica: un cucchiaio di foglie in infusione per 5 min. in una tazza da the', filtrare e berne meta' al mattino e meta' alla sera subito prima di coricarsi. Uso oftalmico: versare in mezzo lt. di acqua calda 2 cucchiai di foglie e far bollire per 5 min., lasciare intiepidire prima di filtrare, fare impacchi con un cotone imbevuto nel liquido piu' volte nel corso del giorno. Contro gli ossiuri: in 1 lt. di acqua calda versare 4 cucchiai di foglie e far bollire per 10 min., filtrare e fare un clistere alla sera prima di coricarsi, continuare la cura per un'intera settimana e controllare regolarmente le caratteristiche delle feci. Per calmare i dolori intestinali: versare in un quarto di litro d'acqua calda un cucchiaio di figlie e coprire, filtrare dopo 10 min, addolcire con poco miele e bere a sorsi finché il dolore si calmi. Avvertenza Importante: la ruta non deve mai essere usata durante la gravidanza, provoca avvelenamento del feto. Usare sempre sotto controllo medico.