Descrizione: La pianta della " liquirizia (glycyrrhiza glabra L.) il cui nome significa "radice dolce, fa parte della famiglia delle Fabacee / Leguminose. Questa pianta è una erbacea perenne rustica, cioè resistente al gelo, e cresce principalmente nell'Europa meridionale in terreni calcarei e/o argillosi. La pianta sviluppa un grosso rizoma da cui si estendono gli stoloni (ramo laterale che spunta vicino alla base della pianta) e le radici, lunghi due metri. Della liquirizia vengono usate le radici di piante di 3-4 anni, raccolte durante la stagione autunnale ed essiccate. La liquirizia era una pianta importante nell'antico Egitto, in Assiria e in Cina, era già nota nell'antica Grecia ma solo nel XV secolo è stata introdotta dai frati domenicani in Europa. Come risulta dal primo erbario cinese, in Asia la liquirizia viene utilizzata da circa 5.000 anni ed è una delle piante più importanti. I medici cinesi la prescrivono da sempre per curare la tosse, i disturbi del fegato e le intossicazioni alimentari. Cresce spontanea lungo le coste dell'Europa meridionale in terreni sabbiosi, calcareo-argillosi, sempre aridi, e nelle steppe orientali.
Dove si trova: La liquirizia, conosciuta localmente anche come niculizia, nel nostro territorio è facilmente reperibile addirittura in alcune aree incolte all’interno del perimetro urbano, ad esempio nella zona alle spalle del campo sportivo, in contrada Carrubbazza, vicino al mercato ortofrutticolo, ai bordi di via della Regione Siciliana, o a ridosso del centro abitato: Passo Pescatore, statale 194 in prossimità dell’incrocio Lentini-Valsavoia, via Seggio, contrada “Zu Minicu”, aree sparse all’interno della zona artigianale in fase di realizzazione. Un tempo la sua produzione nella zona Pantano riforniva in misura considerevole le industrie farmaceutiche del Nord Italia e del Nord Europa.
Quando Raccogliere: La raccolta interessa esclusivamente le radici, e avviene in novembre-dicembre, su piante che abbiano raggiunto il 3° anno di età, quando la liquirizia entra in riposo vegetativo perdendo il fogliame.
Utilizzi Curativi: La liquirizia contiene acido glicirrizico, potente antinfiammatorio e decongestionante, utilissimo nella terapia dell’ulcera. Ha un’efficace azione battericida ed è un buon espettorante e sedativo della tosse. Nelle preparazioni farmaceutiche viene utilizzata come aromatizzante e dolcificante. La radice della liquirizia masticata è un buon emolliente e antifiammatorio della bocca e delle gengive, calma le irritazioni della gola dei fumatori, schiarisce la voce e migliora l’alito. Contro la sonnolenza: in un litro di vino bianco secco lasciare macerare 200 gr. di radici sminuzzate di liquirizia, 100 gr. di semi di finocchio, 150 gr. di semi di anice. Filtrare dopo una settimana. Berne un bicchierino dopo i pasti per combattere la sonnolenza dovuta a cattiva e lenta digestione. Contro le infiammazioni della bocca e della gola: fare un decotto con 6 gr. di radici sminuzzate in 100 ml. di acqua. Usare per sciacqui, gargarismi e lavaggi. Contro le congiuntiviti: fare un infuso con 5 gr. di radici in 100 ml. di acqua. Filtrare e utilizzare per bagni oculari. Avvertenza: per evitare effetti collaterali, usare sempre sotto controllo medico
Uso in Cucina: La liquirizia è un componente per pasticche e caramelle. Viene utilizzata come dolcificante ed esaltante del sapore nelle preparazioni di dolci e di alimenti dietetici. Nella liquoristica viene impiegata come aromatizzante. E’ presente in tutti gli amari. Mele alla liquirizia: mettete in uno stampo in forno fino a cottura 2 kg. Di mele assieme a 5 pezzetti di radici schiacciate e un litro d’acqua. Si ottengono delle gustose mele balsamiche. Ottimo da bere il succo.
Consigli e Curiosita’: Avvertenza: un largo consumo di liquirizia può essere causa di ipertensione. Non fare assumere in gravidanza, allattamento, in presenza di una malattia cardiaca e con diuretici. Tossicità : la liquirizia non dovrebbe essere assunta a dosi superiori a 3 g al giorno e per più di 6 settimane. E’ considerata un pò pericolosa, in modo particolare se somministrata a bambini, a persone che hanno superato i 55 anni d'età e a soggetti che ne assumono dosi maggiori di quelle consigliate e per lunghi periodi di tempo. Il principio attivo più importante della liquirizia è la glicirrizina che le conferisce un'azione antinfiammatoria e antivirale. È stato dimostrato che l’acido glicirretinico, contenuto nella liquirizia, possegga di per sé effetti simil-corticosteroidi. Pertanto le donne che assumono contraccettivi orali nel caso in cui volessero assumere anche liquirizia, devono usare molta cautela e comunque dovrebbero sempre consultare preventivamente il proprio medico. La liquirizia è utilizzata anche come aromatizzante nella preparazione di alcuni tipi di birra e di tabacco.