Con le erbe si possono ottenere innumerevoli preparazioni, ma nella pratica domestica è opportuno realizzare quelle più semplici, comunque valide sotto il profilo dell’efficacia. Le operazioni di infusione, decozione e macerazione sono sicuramente realizzabili da chiunque ci si voglia cimentare.
COSA FARE: INFUSO O DECOTTO?
La scelta del
metodo di preparazione dipende prima di tutto dal principio attivo
che si vuole
ricavare dalle erbe. Gli oli essenziali sono molto volatili ed
evaporerebbero se sottoposti ad ebollizione. Pertanto le erbe
aromatiche, ricche di aromi delicati e di principi attivi che si
degradano per l’azione del calore, come fiori, gemme e foglie, vanno
generalmente preparate in infuso, come il tè. (Es. Iperico, Timo,
Mirto ecc). Se i principi attivi che interessano sono invece
mucillagini, tannini, oli amari o altri elementi meno volatili, si
possono ricavare meglio facendo bollire le erbe insieme all'acqua,
in genere per un periodo tanto più lungo quanto più queste sono
legnose (cortecce, radici, liquirizia, malva, cicoria, spinaci ecc).
COME SI PREAPRA UN INFUSO
Gli infusi si ottengono facendo bollire la quantità di acqua prevista e versandola subito sulla droga sminuzzata, già posta in un recipiente adatto. Si mescola, si lascia riposare per un tempo medio di 10 minuti ed infine occorre filtrare e spremere il residuo per raccogliere la maggior parte dei principi attivi. Il tempo di contatto influisce sul colore, sul gusto e sull’attività dell’infuso che deve essere consumato caldo o tiepido, mai bollente od eccessivamente freddo. Inoltre possono essere dolcificati con il miele che, ricco di zuccheri e di principi naturali derivanti dai pollini, si sposa perfettamente con tutti i preparati a base di erbe, meglio ancora con quelli emollienti e decongestionanti.
COME SI PREPARA UN DECOTTO
Le droghe non aromatiche, che contengono principi attivi stabili al calore, quelle costituite da radici, cortecce, semi ed altre parti dure, si adoperano generalmente in forma di decotto. Il decotto si ottiene gettando la droga sminuzzata nella quantità prescritta di acqua bollente, si copre e si continua a far bollire a fuoco moderato per 10-20 minuti. Infine si filtra.
COME SI PREPARANO LE TINTURE
Le tinture si preparano per macerazione. Si pone l’erba sminuzzata in un recipiente a chiusura ermetica e si lascia a contatto con il solvente prescritto per 5 – 10 giorni. Si tiene a riposo al riparo dalla luce solare diretta, agitando di tanto in tanto. Trascorso il tempo previsto si filtra, si spreme l’erba e si aggiunge ancora la quantità di solvente necessario ad ottenere il volume finale prescritto. Le tinture si possono suddividere genericamente in: 1) Tinture idroalcoliche, per la loro preparazione si utilizza alcool etilico di diversa gradazione, che si ottiene mescolandolo, secondo i rapporti, ad acqua; 2) Tinture vinose: vengono impiegati vini bianchi o rossi di buona gradazione alcolica, comprendendo anche i tipi marsala o porto. Queste tinture sono generalmente gradevoli ed aromatiche. Si consumano a cucchiai o a bicchierini da liquore. 3) Tinture oleose: vengono preparate facendo macerare le erbe nell’olio di oliva o di semi in base alle proporzioni indicate. Si usano solitamente per uso esterno (es. frizioni di olio d’iperico per le ustioni o scottature).