Alla Scoperta di Leontinoi
Le erbe e le piante del territorio
 

 

 
Nome Scientifico
Asparagus Officinalis L.

Asparago

Nome Locale
Asparaciu
       

Descrizione: L’Asparago (asparagus officinalis L)appartiene alla famiglia delle liliacee, dal greco asparagos, turgido; allusione ai turioni della pianta, è perenne con un rizoma (fusto sotterraneo) che emette germogli chiamate turioni, cilindrici, carnosi, bianchi e verdi in cima. I turioni non raccolti si sviluppano in fusti molto ramificati alti fino a due metri. Le foglie piccolissime simili ad aghi, ma poco pungenti  sono in realtà dei rametti trasformati, detti cladodi che riuniti in gruppi di tre e nove sono inseriti sui rami all’ascella delle vere foglie. I fiori a campanula, sono piccoli e verdastri, mentre il frutto è una bacca rossa che contiene alcuni semi neri. L’asparago ha origine incerta, però alcune pitture egizie testimoniano che l’asparago era già conosciuto nell’antico Egitto. Probabilmente si deve, alla civiltà di questo popolo la diffusione dell’asparago nel bacino del Mediterraneo.

Dove si trova: L’Asparago, conosciuta localmente come “asparaciu” si trova allo stato spontaneo nei terreni sabbiosi e assolati, lungo le rive dei fiumi, in zone pietrose e calcaree, addirittura in alcune aree incolte del perimetro urbano. Di questa buona preziosità botanica il territorio lentinese è ricchissimo.

Quando Raccogliere: La parte impiegata alla raccolta sono il rizoma, le radici ed i turioni per specialità alimentari. I germogli i turioni da febbraio ad aprile. Il rizoma e le radici si raccolgono quando la pianta è in riposo, cioè autunno – inverno. Si rimuove la terra intorno alla pianta fino a giungere alle radici e se ne recidono alcune con il coltello, eseguendo un taglio netto. E’ bene raccogliere più di un quarto delle radici in modo che la pianta possa continuare a vegetare. Le radici raccolte si lavano per eliminare la terra, si tagliano in pezzi lunghi 5 cm. e si spaccano in due per il lungo. Plinio il vecchio lo riteneva un eccellente afrodisiaco. La classica tintura madre di asparago viene preparata con i turioni.

Utilizzi Curativi: Le proprietà dell’Asparago sono soprattutto diuretiche e depurative, contribuisce quindi a ridurre il rischio di calcoli ai reni e alla vescica. Inoltre le radici dell’Asparago giovano ai malati di cuore per eliminare l’acqua che ristagna nei tessuti per mancanza di un buon circolo cardiaco, agli idropici e agli obesi. Le preparazioni a base di asparago sono tuttavia sconsigliabili a chi soffre di infiammazioni renali perché provoca l’irritazione dell’epitelio secernente del rene e da ciò deriva la sua attività diuretica. I preparati di Asparago sono controindicati nella calcolosi renale e vescicole, cistiti, gotta, nefrite e diabete. Le sue bacche è preferibile non ingerirle perché non è ancora dimostrata la loro non tossicità. TISANA DIURETICA: bollire per 5 min. 30 g. di radice di asparago in 1 litro d’acqua, quindi filtrare. Bere una tazza a digiuno e altre due durante il giorno tra i pasti. Avvertenza: per evitare effetti collaterali, usare sempre sotto controllo medico.

Uso in Cucina:. Questa pianta ci offre una deliziosa verdura primaverile, oltre alle virtù salutari delle sue radici. In campo alimentare e per quanto sopra esposto, un regolare uso dei germogli esercita nell’organismo grandi benefici. Il famoso sciroppo diuretico alle 5 radici, tanto usato un tempo, aveva questa composizione: 100 gr. di radici di asparago, 100 gr. di radici di finocchio, 100 gr. di prezzemolo, 100 gr. di radici di sedano selvatico, 100 gr. di radici di rusco, 3 litri di acqua distillata bollente, 2 kg di zucchero. Mettere nella metà dell’acqua bollente le radici contuse e pestate e lasciare in infusione a caldo agitando di tanto in tanto. Passare per tela e aggiungere lo zucchero al liquido limpido, a caldo. Bollire alcuni minuti, filtrare per tela e conservare al fresco.

Alcuni Consigli: Conservazione: le radici si conservano in vasi di vetro semi aperti o in sacchi di tela o di carta. Diuretico: un cucchiaio di radice in mezzo litro di acqua fredda, bollire per 15 minuti. Filtrare e bere una tazza a digiuno e uno alla sera. Contro l’idropisia: n° 3 cucchiai di radice in ¾ di acqua fredda, bollire per 10 minuti. Filtrare e bere a sorsi durante la giornata. Per chi necessita di vitamina A: un cucchiaio in un quarto di acqua fredda, bollire lentamente per 15 min. Addolcire con miele e prendere a cucchiaini durante il corso della giornata. Una buona cura dimagrante: bollire in un litro d’acqua  20 gr. di asparago, 20 gr. di betulla e 20 gr. di quercia marina per 5 min. Filtrare e bere 3 tazze da tè al giorno, fredde e volendo, con qualche goccia di succo di limone. Sedativo per il cuore: n° 2 cucchiaini in mezzo litro di acqua fredda fredda, bollire per 5 min. Filtrare dopo 10 min. Bere a sorsi. Questa cura ha lo scopo di rallentare i battiti cardiaci e non disturba assolutamente lo stomaco. Un aiuto per l’asma: bollire un cucchiaino di asparago, un cucchiaino di gemme di pino e uno di eucalipto in mezzo litro di acqua per 10 min. Filtrare, aggiungere miele e bere a tazzine durante il corso della giornata.


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