La Compagnia d’Encelado Superbo

in

Lu Santu Natali

di Salvatore Amore e Giuseppe Cardello

Suggestivo percorso della natività attraverso il racconto dialettale dei passi dei Vangeli, intervallato da canti e da musiche della tradizione siciliana.

Nella cultura della tradizione popolare, ritmata da periodiche scadenze festive e religiose, oltre che lavorative, il Natale costituiva uno dei fondamentali eventi “mitico–religiosi” connotato da spiccate valenze devozionali e rituali, particolarmente atteso e vissuto con intensa partecipazione da tutta la comunità.

Attorno al grande tema della nascita dell’uomo–Dio, quindi della rivelazione della fede cristiana, difatti, si replicavano segni tangibili di devozione popolare, fondati sui valori religiosi condivisi di generazione in generazione, perciò noti e rassicuranti sotto il profilo esistenziale.

La rappresentazione del Natale, affidata ad un ampio repertorio di forme espressive e gesti rituali, offriva un’occasione unica e irrinunciabile per riaffermare, sul piano individuale e collettivo, l’appartenenza ad un microcosmo circoscrito da un orizzonte che da “storico” si faceva “mitico”.

In un complesso e articolato codice linguistico-espressivo che si attiva attorno al Natale, festa assoluta per eccellenza, determinato dal lento stratificarsi di “materiali” di diversa provenienza e di diverso profilo culturale – si pensi ai giochi, alle pietanza e ai dolci tipici -, dove è possibile fra l’altro leggere gli scambi dialettici e i rapporti tra elementi colti e popolari, tra scrittura e oralità, tra prescrizioni liturgiche ufficiali e pratiche devozionali popolari, un ruolo centrale e insostituibile è riconosciuto ancora oggi al canto e alla musica strumentale.

E in questo contesto si incastra perfettamente il progetto della Compagnia d’Encelado Superbo, gruppo di musica popolare che ha ricevuto notevoli consensi di critica e di pubblico in tutta Italia, qui impegnato a rappresentare in maniera intima e suggestiva il “percorso” del Natale, intriso di canti originali e/o appartenenti alla tradizione popolare, riarrangiati in chiave più “moderna” dal musicista e compositore Salvo Amore, scandito dal racconto dei Vangeli in dialetto del poeta Giuseppe Cardello, sulla scia della grande tradizione dei cantastorie siciliani, sostenuto dalle possenti e suggestive sonorità di musicisti di sicura caratura nazionale.

Il concerto può essere arricchito dalla presenza del coro polifonico Diapason, con un intreccio di vera, grande emozione.

alcune foto dello spettacolo "Lu santu Natali"

 

   dal brano "Gesu' Bamminu"