Gli eventi bellici, si protrassero fino agli inizi del 1944, quando, dopo che la Leonzio ebbe effettuato nuovi acquisti, come il difensore Carrà, gli attaccanti Martinez, Petralia e Manfredi; si formò il primo Campionato Nazionale Misto (1944/45). Le squadre che parteciparono al seguente campionato erano: Spaldi, Caltanissetta, Siracusa, Catania, Messina, Ionia e Leonzio.
1945/46 - CAMPIONATO NAZIONALE SERIE C Girone F : Si arrivò così alla stagione successiva (1945/46), dove si vede la Leonzio militare ancora in questo campionato. Ecco l'organico: Presidente Conti Filadelfo, Vice Presidente Ing. Ragazzi Enzo, Comitato Direttivo: Dott. Perrotta, Rag Sortino, Zammataro Turi, Irullo Francesco, Geom. Lo Presti Carlo, Dott. Santuccio Giuseppe, Crisci Vincenzo, Pisano Nunzio, Dott Messina Alfio e l'Avv. Di Mauro Gaetano, Segretario: Inserra Giuseppe. La formazione: Portiere Tagliaverga, Terzini: Gentile, Mirabella, Mediani: Di Stefano, Fardella, Di Pietro, Attaccanti: Puleo, Martinez, Cavalieri, Grimaldi, Scudieri, Riserve: Floresta e Brogna, Tecnici: Zammataro Turi e Spampinato.
Squadre partecipanti: Leone di Palermo, Messina, U.S. Catanese, Catanzaro, Gazzi, Crotone, Siracusa, Cosenza, Reggina, Virtus di Catania e Leonzio. Questi i risultati derivanti dalle poche testimonianze.
Quarta Serie (La Diligenza del 29-5-1955) - articoli d'epoca di Carlo Lo Presti e Sebatiano Amorei |
1957/58: Fu' un buon campionato, quello disputato dalla Leonzio in IV Serie (stagione 1957/58). La squadra si classificò al 7° posto in classifica. L'Enna partecipò agli spareggi per l'ammissione in serie C, che però non riuscì a vincere, mentre retrocessero la Taurianovese, l'Ercolanese e la Palmese.
1958/59 questa fu una stagione molto difficile per la Leonzio, la squadra dovette far fronte ad un grosso deficit, che portò alla cessione di Di Pietro. Il Crotone partecipò agli spareggi, riuscendo ad ottenere l'accesso in serie C, la Leonzio nonostante i problemi, disputò un buon canpionato finendo settima in classifica.
1959/60: Nella stagione 1959/60 però le cose peggiorarono, nella società crescevano le difficoltà, e tutto l'organico ne risentì profondamente, fu quindi inevitabile la retrocessione nel Campionato Nazionale Dilettanti. Assieme alla Leonzio, dovevano retrocedere anche il Locri e il Gladiator, che però furono ripescati per meriti calcistici.
1960/61: La Leonzio non disputò un buon campionato neanche nella stagione 1960/61, nonostante si trovasse retrocessa e con un organico in teoria più forte. La colpa di tutto ciò, è da ricercarsi nelle numerose cessioni fatte dalla squadra, incapace di sostenere i costi di un campionato anche a livelli inferiori, e fu un vero miracolo che in questa stagione la Leonzio non finisse in II Categoria togliendo qualsiasi speranza ai tifosi lentinesi.
1961/62: La Leonzio inizio la stagione 1961/62, con uno scontro contro la promossa e retrocessa per illecito, Massimiliana, che finì 2-1 per i catanesi. Sembrava un altra pessima stagione, ed invece la squadra disputò un ottimo campionato, e finì terza in classifica alle spalle dell'imbattuto Paternò e del Ragusa. Formazione dell'epoca: Fusco, Turelli, Bortoletti, Locondro, Viola G., Marino Cannella, Sartori, Bottaro, Marea, Borina e Cifalà. Un altro terzo posto per la Leonzio nella stagione
1962/63, stagione senza particolari eventi, uniche note da sottolineare l'acquisto di alcuni giocatori come: Borina e Minacapelli.
1963/64: Il presidente sempre Enzo Ragazzi.
1964/65: Inutile a dirsi la Leonzio conquista un altro terzo posto, in un campionato che sembra ormai susseguirsi nel corso degli anni in maniera sempre più uguale. La Massimiliana guadagna l'accesso in serie D, dopo aver disputato gli spareggi con la Provinciale
1965/66: Nuova formazione per la Leonzio che anche quest'anno non riesce a raggiungere la serie D. Non ci riesce neanche la provinciale che perdette gli spareggi con la Juventina.
1966/67: Sfortunata la Leonzio anche nella stagione 1966/67 dove finì seconda alle spalle del neopromosso Floridia. Retrocessione inevitabile per il Pollo d'oro.
1967/68: La Leonzio lottò duro anche nella stagione 1967/68, dopo aver condotto un campionato in testa alla classifica, assieme al Caltagirone e alla Netina. La Netina salì subito in serie D, mentre il Caltagirone fu (ancora una volta) preferito a noi nei ripescaggi.
1968/69: Finalmente dopo tanti anni, lo spirito della Leonzio torna alla ribalta, e si riesce ad ottenere il tanto desiderato accesso in serie D. Formazione 68/69: Prenna (all.Gioc), Grimaldi, Riggi, Viola E., Ursino, Caldarella, Russo C., Caruso, Cracchiolo, Rosano, Contadino
1969/70: Niente da dire su questo campionato disputato dalla Leonzio, la squadra finì al nono posto, e tutti furono contenti della reazione della squadra al suo primo anno in serie D. Fra i nuovi arrivi si ricorda: Ranno, Giustolisi e Bara. Il nuovo allenatore Gigi Valeschi che sostituì l'allenatore-giocatore Prenna; e il presidente Delfo Caracciolo.
1970/71: Un altro campionato senza eventi particolari da raccontare, quello che vede la Leonzio concludere al nono posto in classifica. Il Siracusa la spunta negli spareggi col Cantieri, e riesce a salire in serie C, retrocedono in Promozione il Ragusa, il Canicattì, e la Netina.
1971/72: Nel 1971, il presidente caracciolo con "ex" presidente avv. Bonfiglio, decidono di acquistare nuovi giocatori; ecco così arrivare nella Leonzio giocatori come Mian, Guerriello, Mangiapane, Cervone, Porchia, Calanna e Tudisco. Questa la formazione di partenza: Tudisco, Cracchiolo, Porchia, Sangiorgio, Viola, Rosano, Golino, Caruso, Calanna, Riccetti e Momesso. Sebbene si tentò di gestire una delle migliori campagne acquisto, la Leonzio non disputò un buon campionato e finì al quartultimo posto, e non retrocesse solo per una migliore differenza reti del Mazara e della Nissa.
1972/73: Per il campionato 1972/73 non si badarono a spese, tutti avevano voglia di veder militare la Leonzio nei grandi campionati, furono fatti molti acquisti importanti, come il portiere Golino, Barbone, Cerizza, Fagotti (dalle giovanili della Juventus), Horton ed altri. In sette giornate conquistammo 11 punti, e guidavamo la classifica seguiti da Folgore, Bagheria, Akragas e Marsala. Alla fine del girone di andata, la Leonzio era capolista con 24 punti, seguita dall'Akragas con 21 e dal Marsala con 21, mentre aveva ceduto il Bagheria. A sette giornate dal termine, accadde il peggio!! La Leonzio si fece recuperare, e perdendo infine anche lo scontro diretto con il Marsala, la Leonzio dovette cedere il campionato al Marsala. La delusione fu immensa, e anche a livello finanziario fu un dramma, si erano spesi molti soldi e adesso si ci trovava con molti più dubbi ed incertezze di prima. Formazione della stagione 72/73: Golino, Calanna, Maglicani, Cracchiolo P., Turri, Santuccio, Barbone, Conti, Tudisco, Horton, Rosano, Cerizza, Fuccio
1973/74: Com'era ovvio aspettarsi, nessuno ne volle sapere di continuare ad investire su di una squadra che non riusciva ad entusiasmare, quindi furono costretti ad assestare nuovamente la squadra. Ecco la rosa di quell'anno: PORTIERI: Alecci, Tudisco, Golino e Fichera, DIFENSORI: Cracchiolo, Barbuto, Coco, D'Urso, Rossitto, Piscitello e Sangiorgio, CENTROCAMPISTI: Cerizza, Rosano, Fuccio, Viscido e Ferro. ATTACCANTI: Caruso, Magliacani, Fagotti, Ferro II, Mian, Di Marzo e Latella.
1974/75: Si tentò di disputare un campionato migliore possibile, ma la squadra aveva un buget troppo basso, cosa che molto presto avrebbe avuto le sue conseguenze...
1975/76: Le cose non sembrano andare affatto bene per la nostra squadra, che anno dopo anno si trova sempre a lottare per la retrocessione. Le finanze sono ormai notevolmente ridotte, nonostante ciò, si tenta di rianimare la squadra con nuovi innesti come: Amoroso e Ferrauto che però risultano vani.
1976/77: La Leonzio cambia ancora presidente, ora è la volta di Pippo Catania, che tenta di prendere le redini di una squadra che ormai sfugge a qualsiasi controllo. Nuovi giocatori arrivarono ad arricchire la rosa, ecco alcuni nomi: Citro, Luparello, barcio, Sipala, Rotondi, Landolfi, Salomone, La Salvia, Bonetti.
1977/78: La società della Leonzio era giunta ad una situazione precaria, l'allora vice Sindaco La Rocca, invogliò Catania e compagni ad istanziare un contributo di 1.800.000 lire, che permise di iscrivere la società nel campionato per un altro anno ancora. Pippo Catania cercò aiuto in alcuni suoi amici, Restuccia, Bellia, Caponetto, Locondro, Motta, Scamporrino; ma nonostante l'impegno di quest'ultimi la squadra non decollò.....
1978/79: ..... e com'era prevedibile che accadesse la Leonzio si ritrovò retrocessa in Promozione. Fu un duro colpo per il campionato lentinese, e per tutti i tifosi che in un certo senso si sentirono traditi.
1979/80: Nel campionato 1979/80, si rischiò di non riuscire ad iscrivere la squadra in campionato; il deficit era troppo alto, e nessuno voleva investire nel discorso Leonzio. Si partì alla fine con un bedget di 60 milioni, senz premi di ingaggi ma solo con gli stipendi, alla guida di questa squadra Filippo Cracchiolo, un veterano.
1980/81: Il risultato fu devastante, la RETROCESSIONE IN 1°CATEGORIA!!! con la vergogna di tutta la Lentini sportiva. Tutti i dirigenti abbandonarono la squadra e solo un gruppo di tifosi ostinati come: Vacanti Salvatore, Narzisi Salvo assieme al Direttore Sportivo Alfio Carrà, riuscirono a tenere in vita la Leonzio, e a disputare un campionato soddisfacente.
L'anno successivo si tentò di fare qualcosa in più per la Leonzio, che era stata ripescata in promozione. Ecco la rosa e i dirigenti: PRESIDENTE: Caponetto Antonino, Vice Presidenti: Nardo Sebastiano, Restuccia, Catania e altri..., Direttore Sportivo: Vacanti Salvatore, Portieri: Crisci, Martello e Narzisi, Difensori: Valenti, Carbone I, Carbone II, Falzone, Menta, Calisti, Avola e Di Mauro, Attaccanti: Aricò, Caruso II, Camilli, Galioto e Platania, Allenatore: Golino.
1981/82: Furono tante le promesse fatte quell'anno dalla dirigenza, ma a volte le promesse e la volontà non bastano per far decollare una squadra, tanto che al girone di andata ci trovammo penultimi in classifica, e Golino fu costretto ad abdicare in favore del duo Cracchiolo-Avola. La salvezza arrivò in extremis allorquando all'ultima partita riuscimmo a battere l'Orlandina.
1982/83: Nella stagione 1982/83 la presidenza della squadra venne affidata a Restuccia Placido ex collaboratore e Vice Presidente. Cambiò anche l'organico, dal Direttore Sportivo che fu Carpinteri Santo, al preparatore atletico Prof. Mincella. Anche nell'organico furono inseriti nomi nuovi come: Romano, Grasso I, Grasso II, Bellomia, Faraci, Geracitano e Garilli. Ma anche con questi nuovi innesti la squadra non riuscì ad espriere al meglio il proprio gioco e fini terzultima in classifica. Si decise allora di preparare una formazione che doveva a tutti i costi far riemergere la Leonzio.
1983/84: Si fecero acquisti importanti, e molti nomi illustri arrivarono a Lentini, come il trio del Mascalucia Leone, Campanella e D'agostino, e il giocatore-allenatore Bragatto Florindo. Ecco la formazione: Romano, Leone Colotti; D'Agostino, Campanella, Bragatto; Vasta, Indelicato, Aricò, Raciti e Muti. Ma la squadra finì in mezzo alla classifica deludendo ancora una volta tutti coloro che avevano investito su di lei.
1984/85 si disputò un altro pessimo campionato, la squadra che era stata preparata per aggredire e per guadagnarsi un posto nel campionato Interregionale, si trova a dover lottare anno dopo anno per conquistare la salvezza. Nonostante i cambi dirigenziali ( Bellia, Locondro e La Rocca) la squadra concluse quest'altro deludente campionato.
1985/86 ritorna alla presidenza di una squadra ormai abbandonata Enzo Ragazzi il quale afferma <<Ho amato e amo la Leonzio che è la squadra della mia città, quindi non potevo vederla morire!>> Illuso probabilmente dall'amicizia che lo legava al presidente del Catania Massimino, che gli aveva promesso dei giocatori anche Ragazzi finì in rovina portandosi con se un ormai stanca Leonzio. Quell'anno vinse il campionato il Comiso con 45 Pt. davanti al Terranova Pt. 38 la Leonzio retrocede penultima con 26 Pt. dietro il Bronte 27 Pt. e davanti all'Empedoclina con 17 Pt.
L'anno successivo nessuno volle rilevare la squadra, e fu allora che Giacomo Miraglia, Alfredo Pappalardo e Gianni Gulizia si unirono insieme e decisero di non fare morire il nome della Leonzio.
1986/87 la Leonzio partecipa al campionato di 1° categoria, e finisce quint'ultima con 28 Pt.. Il campionato verrà vinto dall'Eubea.
1987/88 la Leonzio finisce ultima in classifica. Questa stagione segna una parte della storia della Leonzio, la storia di una squadra che nel suo piccolo ha avuto dei momenti gloriosi, ma che non ha mai saputo esprimere al meglio le proprie capacità, ne saputo mettere in risalto le proprie doti. forse un po' di colpa è stata dei dirigenti che non hanno investito abbastanza su un prodotto che evidentemente non sembrava buono, in ogni caso una parte importante della storia calcistica lentinese si conclude in quella stagione del 1987/88, che poteva segnare definitivamente la fine del calcio lentinese.
1988/89 - INIZIO STAGIONE ATLETICO LEONZIO - C2 Se il calcio a Lentini non scomparve del tutto, il merito è sicuramente di alcuni tifosi e dirigenti lentinesi, che credettero fino alla fine di poter realizzare una fusione calcistica tra l'ormai tramontata Leonzio e l'Atletico Catania del Cav. Salvatore Tabita. Infatti non si spiegava il perchè, una squadra che in tre anni dalla Promozione era arrivata in C2, contava meno di 1000 spettatori. La risposta era da ricercarsi nel fatto che già a Catania esisteva una squadra capeggiata dall'intramontabile Massimino, che attirava per se tutto il pubblico catanese. La prospettiva di una fusione, quindi, parve molto più concreta del previsto, e anche se molti erano gli scettici a riguardo, non si poteva fare a meno di sognare un grande ritorno del calcio, in una città che lo aspettava da anni. Si formò così un Comitato fatto da lentinesi, denominato "Pro Nuova Leonzio". Furono molti i problemi che il Comitato dovette affrontare per convincere la gente in quest'impresa, si raccolsero anche dei fondi da destinare al presidente per una futura campagna acquisti. E così avvenuta la fusione, adesso si doveva iscrivere la squadra al campionato di C2, e trovare i 400 milioni necessari e gestire una buona campagna acquisti, erano due cose che male si accordavano. Ma i dubbi scomparvero quando dopo l'iscrizione si ebbe una formazione di tutto rispetto, ecco come si presentava. Presidente: Cav. Tabita Salvatore, Dirigenza: Cav. Musumeci Rosario, Tabita Giuseppe, prof. Crisci Giovanni, Guglielmino Giuseppe, Samarelli Giovanni. Direttore Sportivo: Grasso Gianfranco, Segretario Generale: Barbagallo Arturo, Segretario: Arcidiacono Filadelfo, Legale: Avv. Vilona Maurizio, Rosa Giocatori: Arena Antonino, Aurisano Nicola, Battaglia Fabio, Basile Sebastiano, Famoso Raffaele, Garofalo Alessandro, Gruttadauria Salvatore, Iossa Vincenzo, Iuculano Vito, Micalizzi Antonino, Pescarella Giovanni, Pecoraro Giovanni, Pincio Sebastiano, Pitini Marcello, Provvidenti Corrado, Santoro Francesco, Sonopoli VIto, Stimpfl Andrea, Tabita Luigi, Tramontana Giuseppe. Allenatore: Bianchetti Salvatore, Allenatore in seconda: Cracchiolo Filippo.
Nella stagione 1988/89 l'Atletico Leonzio disputò il suo primo campionato, la società e i tifosi erano molto ottimisti vista la qualità degli acquisti fatti. La situazione però andò peggiorando domenica dopo domenica, ed il sogno di una possibile promozione svanì. Il campionato finì con l'Atletico al 4° posto.
I Tifosi si strinsero tutti intorno alla squadra, ma non sostennero la società, con un risultato inconsueto per una società che milita nel campo professionistico, ovvero la "messa in mora" dei giocatori. I giocatori però decisero di continuare lo stesso il campionato, che continuò grazie anche all'interessamento di alcuni tifosi, primo fra tutti Dote Salvatore. Occorreva nuova gente per prelevare la Leonzio, due nuovi presidenti si fecero avanti, Di Prima Giovanni e Sciuto Antonio, che soddisfatti i loro interessi, lasciarono la società peggio di prima. Alla presidenza andò allora il Direttore Generale Barbagallo Arturo, che riuscì grazie anche alla professionalità dei giocatori a portare al termine il campionato.
1989/90: Finito il campionato, iniziò per l'Atletico un periodo di crisi, che fece pensare al peggio, ma ecco che dopo una lunga trattativa sostenuta da Barbagallo a Lentini arriva un nuovo presidente, ex dirigente del Catania Franco Proto. Proto era l'unico presidente che aveva quello di cui c'era bisogno; i soldi. Ma non tutto si era risolto, infatti la società ebbe un dubbio comportamento, e sussurravano delle voci di un possibile trasferimento della squadra a Catania ( voci che in seguito si dimostreranno vere). Vanno via molti giocatori, come Pascarella, Basile, Sinopoli, Cantone, Iuculano, Pecoraro e Arena; per lasciare il posto al portiere Latella, Galfano, Grande, Regina, Picone, Petricone, Festa e altri. Come allenatore venne riconfermato Bianchetti. A questo punto sorse un altro dubbio, il presidente chiedeva maggiori contributi all'Amministrazione, che dal suo canto era disposta ad accettare solo se il Presidente avesse firmato un contratto che garantisse la permanenza dell'Atletico Leonzio a Lentini, ma ciò non fu mai fatto.
Quell'anno i tifosi del Commando Bianconero, capeggiati dall'indiscusso capo Tomasello Rosario, decisero di formare un club, intestato stranamente non ad un giocatore ma ad un presidente Franco Proto; questo per dimostrare la fiducia che tutti i tifosi riponevano nel loro presidente. Il terreno di gioco era un altro problema, l'erba non era stata ben curata, e il campo A. Nobile di Lentini risultava inadatto per questa squadra. Il campionato finì con la Leonzio al quinto posto, ma con una società sana, e che aveva voglia di vincere.
Quì si conclude la cronistoria della "SS.Leonzio" cosi' come tratta dal libro del signor Cannone.
Dalla stagione 1989/90 alla stagione 1992/93, anno della grande impresa del passaggio alla C1, la Leonzio militò nella C2, disputando dei buoni campionati, e sempre sotto la presidenza di Proto, amato e acclamato da tutti i sostenitori lentinesi.
1992/93 - promozione in C1, è senz'altro da ricordare come la stagione piu' esaltante per i tifosi lentinesi. Fu una stagione ricca di sogni, gioie e amarezze. Sogni, per aver raggiunto la C1 dopo tanti anni di sacrifici, amarezza per le conseguenze che ne scaturirono successivamente. Alla fine delle 34 giornate del campionato la Leonzio arrivando seconda, riuscì ad accaparrarsi l'accesso in C1, quello stesso anno però il presidente Franco Proto, decise che la sua squadra forse meritava un pubblico "migliore", e più numeroso, quindi approfittando della brutta situazione che in quel momento sosteneva il Catania di Massimino, decise di trasferire la squadra a Catania, e di formare l'attuale Atletico Catania. La delusione dei tifosi fu immensa. Nessuno si poteva aspettare un gesto del genere da parte del presidente Proto, gesto che eppure tante volte era stato preannunciato.
1993/94 - La Leonzio si sgretolò, e fu difficile per i nuovi proprietari riuscire a racimolare i soldi necessari per l'iscrizione della squadra in C.N.D. col suo vero nome S.S. Leonzio.
Conclusa la brutta avventura dell'Atletico Leonzio, a Lentini si percepisce solo un grande clima di delusione. Nessuno sembra voglia più sentir parlare di calcio, ma esiste ancora un nome da difendere, quello della Leonzio, una squadra che si ritrova nel Campionato Nazionale Dilettanti, dopo aver raggiunto la vetta della C1. Così si decide di mettere "all'asta" la squadra, che viene acquistata da un gruppo di persone che però non se la sentono di rischiare in una campagna acquisti decente, e che affrontano un campionato (1993/94) con una squadra piena di debiti e sgretolata nell'organico. La squadra come ci si poteva aspettare non da buoni frutti, e viene subito retrocessa in Eccellenza (dove tutt'ora milita).
1994/95/96 - Fino al 1996 la squadra passa in mano di anno in anno a persone diverse, ma non si riesce a risollevare. I tifosi, dal canto loro sono sempre più rassegnati anche se non abbandonano del tutto la squadra. Nel 1996 arriva nella Leonzio un nuovo organico, composto da persone lentinesi, conosciute da tutti e con la voglia e le capacità finanziare adatte di portare avanti una squadra a cui nessuno ormai credeva, a loro va sicuramente il merito di non aver lasciato appassire la Leonzio, e di aver tentato di fare qualcosa di concreto. L'organico composto da numerose persone per la maggior parte avvocati, ragionieri commercianti e gente di larghe vedute calcistiche. Fra i nomi più illustri vanno ricordati quelli di Failla, Lo Faro, Pollicino e Anastasi La campagna acquisti viene curata nei minimi dettagli, e comprende nomi noti, come Zani, Insauto, Malaguarnera, e altri di lentinesi come Catania, Rizzo, Brunno etc..
1996/97 - Campionato d'eccellenza - Formazione: Battiato, Osigli, Sequenzia, Gaddi, Brunno, Ausilio, Rizzo, Boncore, Insauto, Gurciullo, Catania, Bosco, Moro, Doni, Bonanno, Vento, Zani, Marci, Scifo, All. Lino Gurrisi. La Leonzio in questa stagione non poteva iniziare il campionato in maniera migliore. Per parecchio tempo e' prima in classifica, ma poi deve cedere prima ad un Vittoria esaltante che perde solo una partita in tutto il campionato, e che ci rifila un bel 5-0 nello scontro diretto; e poi ad un Siracusa che si fa strada approfittando delle nostre debolezze, e che tuttavia non riesce a vincere gli spareggi con la Folgore, e a guadagnarsi l'accesso nel C.N.D. La retrocessione, tocca invece all'Enna, Catenanuovese e Modica.
1997/98 - in questa stagione alla presidenza passa l'ex vice-presidente Santo Pollicino, e molte sono le novità nell'organico. Viene scelto La Mattina come direttore sportivo, vengono acquistati il portiere Sabbatini; i difensori Giuffrida, Privitera, Ricordi e Indelicato; i centrocampisti Di Gregorio, Malaguarnera e Russo; e gli attaccanti Scalia e Schillaci. Come allenatore viene scelto Santonocito, che verrà sostituito dopo appena cinque giornate da Busetta. Da l'addio al calcio, l'ormai vecchio portiere della Leonzio, Moro. L'organico risulta di tutto rispetto e i tifosi si aspettano molto da questa squadra e da questa società. Tuttavia anche quest'anno la Leonzio disputa un buon campionato ma non riesce a fare il grande passo e finisce terza alle spalle di Siracusa e Giarre.
Nella stagione 1998/99 ancora un cambio di presidenza. Questa volta tocca all'avvocato Failla assumere le redini di questa squadra, che a furia di spendere soldi nell'acquisto di nuovi giocatori inizia la stagione con un bilancio decisamente passivo, che non permette neanche l'acquisto di un nuovo allenatore (che poi sarà di nuovo Gurrisi). La società pur mettendoci tutta la voglia non riesce ad ottenere risultati brillanti e nel campionato la Leonzio si ritrova a metà classifica lontana dai sogni della promozione. L'unica nota positiva la vittoria della Coppa Italia Regionale, e la successiva eliminazione da parte della Spigolatrice di Sapri.
Mentre scriviamo la Leonzio sta affrontando una situazione molto difficile e l'attuale Presidente avv. Failla vuole cedere la societa'. Ci auguriamo che presto possa arrivare una nuova dirigenza che, attuando le giuste soluzioni, riesca ad ottenere le tante attese vittorie. FORZA LEONZIO !!